Per diversi decenni, il Gabon ha perseguito una politica di conservazione delle sue risorse forestali e ittiche, in particolare attraverso la creazione di parchi nazionali. La creazione di questi parchi ha richiesto l'esclusione delle popolazioni dalle zone da cui attingevano le loro risorse per soddisfare i loro diversi bisogni. Questa esclusione dà luogo a conflitti tra le popolazioni locali e altri attori: le ONG, lo Stato e la comunità internazionale. Questi conflitti stanno ricevendo una maggiore attenzione perché l'uso improprio delle risorse naturali ha contribuito ai conflitti e sta complicando i successivi sforzi di ricostruzione. I conflitti d'uso nelle foreste hanno assunto una dimensione diversa sotto la colonizzazione e rivelano l'evoluzione dei concetti giuridici relativi all'organizzazione delle relazioni umane con le risorse naturali rinnovabili. L'istituzione del parco introduce un nuovo fattore di potere che è quello dei responsabili della conservazione, sostenuto dai discorsi internazionali sulla conservazione. Questo porta a reazioni locali che sono l'opposto degli obiettivi di conservazione.