La riforma del sistema giudiziario, proprio con l'emendamento costituzionale n. 45, ha dato maggiore rilievo ai tribunali del lavoro. In effetti, al Tribunale del lavoro è stata attribuita la competenza a giudicare i rapporti di lavoro in generale, a differenza del modello classico, includendo all'epoca il rapporto giuridico-amministrativo che lega i dipendenti pubblici di ruolo alla Pubblica Amministrazione. È innegabile che il rapporto tra il dipendente pubblico e la Pubblica Amministrazione sia un rapporto di lavoro in senso lato, anche se di natura giuridica diversa dal rapporto contrattuale di lavoro; questo fatto da solo non merita il manto della giurisdizione specializzata, e ammettendo una tale frattura si ammette un vero e proprio passo indietro politico della Magistratura di oltre dieci anni fa in termini di specializzazione dei Tribunali. Si analizzerà l'ingiunzione emessa in occasione del deposito dell'ADIn 3395, che ha sospeso l'interpretazione dell'inclusione dei dipendenti pubblici nella giurisdizione del Tribunale del Lavoro, finendo per contraddire la volontà del legislatore, che intendeva chiaramente includerli per accelerare e dare la necessaria attenzione alle controversie tra loro e l'Amministrazione.