Nel dicembre 2010, la rivolta popolare della maggioranza del popolo tunisino in cerca di libertà e giustizia, che ha causato la caduta in meno di un mese del regime politico in vigore dal 7 novembre 1987, ha evidenziato la fragilità di un potere più temuto che rispettato, e di conseguenza meno forte di quanto sembrasse. Con il rigore e l'obiettività che richiede un lavoro accademico, lontano da ogni pregiudizio, da ogni pensiero ristretto e angusto, Lassaad Bennour analizza con occhio lucido e sottile la dicotomia tra il discorso ufficiale che "celebra" i diritti umani e le quotidiane e ripetute violazioni di questi stessi diritti. Questo libro-documento, il cui autore è stato il primo a evocare "la primavera tunisina" molti anni prima del suo avvento, scruta, con originalità, esempi e altre testimonianze, l'approccio delle autorità in materia di libertà e getta nuova luce su una parte importante della storia giuridica e politica della Tunisia post-indipendente.