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Con la fine della guerra fredda nel 1989, si è aperta la possibilità di un nuovo sistema di relazioni internazionali, ma, come ha scritto Andrea Riccardi, "siamo andati nel senso del disordine. Ci misuriamo con la realtà della nuova guerra, una condizione bellicosa in cui versa il mondo contemporaneo"1. Lo aveva colto con grande chiarezza Hans Magnus Enzensberger già nel 1993, quando aveva affermato che, con la fine dell'ordine bipolare, stavamo assistendo a una miriade di guerre civili2. Alcuni conflitti vengono quasi seguiti in diretta, altri vengono completamente ignorati. La nuova guerra è…mehr

Produktbeschreibung
Con la fine della guerra fredda nel 1989, si è aperta la possibilità di un nuovo sistema di relazioni internazionali, ma, come ha scritto Andrea Riccardi, "siamo andati nel senso del disordine. Ci misuriamo con la realtà della nuova guerra, una condizione bellicosa in cui versa il mondo contemporaneo"1. Lo aveva colto con grande chiarezza Hans Magnus Enzensberger già nel 1993, quando aveva affermato che, con la fine dell'ordine bipolare, stavamo assistendo a una miriade di guerre civili2. Alcuni conflitti vengono quasi seguiti in diretta, altri vengono completamente ignorati. La nuova guerra è una realtà dai molti soggetti: è una "guerra diffusa"3. Cambiano anche gli attori della nuova guerra; infatti, lo Stato, con il suo monopolio della forza e della violenza, è entrato in crisi, specie nelle periferie del mondo. La nuova guerra può essere fatta dagli Stati, ma anche da organizzazioni terroristiche, politiche, mafiose, etniche.
Autorenporträt
Stefano Pasta ha studiato presso l'Università degli Studi di Milano alla Facoltà Di Lettere E Filosofia, Corso Di Laurea In Scienze Storiche