Il misterioso rapporto investitore straniero-Stato ospitante è sempre stato descritto come sbilanciato o asimmetrico, in quanto vi è una vera e propria iperprotezione della parte privata al punto da sacrificare, talvolta, interessi vitali dello Stato ospitante l'investimento.Lungi dall'essere pessimista, come il professor Patrick Juillard che ha affermato che: "Il sistema convenzionale non è equilibrato, e il sistema convenzionale non è equilibrato. Il sistema convenzionale non è equilibrato e non si vedono nemmeno gli inizi di un equilibrio all'orizzonte"."Il requisito che gli investimenti stranieri siano conformi alla legge dello Stato ospitante è visto come una nuova tendenza nel diritto degli investimenti internazionali e nella prassi arbitrale per intensificare il riverbero della sovranità e garantire la riaffermazione dello Stato ospitante.Di conseguenza, un investitore straniero che viola il diritto interno dello Stato ospitante rischia di essere privato della protezione internazionale che cerca. In altre parole, la legalità interna dell'investimento straniero è un prerequisito per accedere all'arbitrato sugli investimenti e beneficiare di un sistema di protezione estremamente forte.