Modifiche significative alla Costituzione avvengono attraverso l'interpretazione delle Corti e dei Tribunali costituzionali e non attraverso gli strumenti formali previsti. È in questo contesto che si inserisce il fenomeno della mutazione costituzionale. Comunemente descritto come un cambiamento del senso, del significato e della portata di una norma nonostante l'inalterabilità del suo testo, questo concetto non riesce a spiegare in modo soddisfacente l'ampia varietà di casi elencati dalla dottrina come ipotesi di mutazione costituzionale. Questa insoddisfazione è dovuta alla complessità fattuale e giuridica del fenomeno della mutazione. Non tutti i cambiamenti interpretativi dei tribunali corrispondono alla complessità di una mutazione. Analizziamo quindi la necessaria differenziazione tra l'interpretazione e il fenomeno della mutazione costituzionale alla luce del principio di separazione dei poteri e del suo ruolo rappresentativo nelle dinamiche democratiche.