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Per far fronte allo stato di emergenza sanitaria, il 20 marzo 2020 il Presidente della Repubblica, Félix TSHISEKEDI TSHILOMBO, ha emanato un'ordinanza che proclama lo stato di emergenza sanitaria per far fronte alla pandemia COVID-19; in questa ordinanza sono state adottate diverse misure di restrizione delle libertà pubbliche, tra cui il divieto di riunirsi con più di 20 persone in luoghi pubblici. Nonostante questo divieto, abbiamo notato che sono state organizzate diverse manifestazioni pubbliche, sia da parte dell'UDPS, del partito al potere, dei movimenti cittadini o dell'opposizione…mehr

Produktbeschreibung
Per far fronte allo stato di emergenza sanitaria, il 20 marzo 2020 il Presidente della Repubblica, Félix TSHISEKEDI TSHILOMBO, ha emanato un'ordinanza che proclama lo stato di emergenza sanitaria per far fronte alla pandemia COVID-19; in questa ordinanza sono state adottate diverse misure di restrizione delle libertà pubbliche, tra cui il divieto di riunirsi con più di 20 persone in luoghi pubblici. Nonostante questo divieto, abbiamo notato che sono state organizzate diverse manifestazioni pubbliche, sia da parte dell'UDPS, del partito al potere, dei movimenti cittadini o dell'opposizione politica. Come si può conciliare l'esercizio di questa libertà di manifestazione durante lo stato di emergenza sanitaria? I manifestanti hanno accettato di sacrificare la loro salute per la sopravvivenza della democrazia?
Autorenporträt
PONGO INYAMUENYI MerphyAdvogado na Ordem dos Advogados de Kwilu (antiga Ordem de Bandundu), República Democrática do Congo;Licenciado em Direito pela Universidade de Kinshasa, Faculdade de Direito e Departamento de Direito Público;Membro do Instituto para a Democracia, Boa Governação e Paz em África (IDGPA).