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Lo scopo principale di questo articolo è quello di analizzare alcuni processi di soggettivazione che sono evidenti nel modo in cui gli utenti di Facebook utilizzano la funzione timeline. Partendo da questo obiettivo generale, il testo si articola su due linee di indagine: la prima, incentrata sui discorsi che accompagnano il lancio della timeline - che conferisce all'interfaccia di Facebook un carattere ¿narrativö - cercando di comprendere le condizioni in cui si può stabilire una relazione tra l'interfaccia di Facebook e le forme culturali narrative; la seconda, che esamina le modalità di…mehr

Produktbeschreibung
Lo scopo principale di questo articolo è quello di analizzare alcuni processi di soggettivazione che sono evidenti nel modo in cui gli utenti di Facebook utilizzano la funzione timeline. Partendo da questo obiettivo generale, il testo si articola su due linee di indagine: la prima, incentrata sui discorsi che accompagnano il lancio della timeline - che conferisce all'interfaccia di Facebook un carattere ¿narrativö - cercando di comprendere le condizioni in cui si può stabilire una relazione tra l'interfaccia di Facebook e le forme culturali narrative; la seconda, che esamina le modalità di auto-rappresentazione realizzate attraverso l'uso della timeline di Facebook, portando a una riflessione sul ruolo dei media digitali nei processi di produzione della soggettività oggi.
Autorenporträt
Rumenig Pires è laureata in Comunicazione digitale e ha conseguito un master in Comunicazione presso Unisinos.