Etimologicamente, migrazione deriva dalla parola latina "migratio", che significa spostamento da un luogo a un altro. Diversi autori hanno definito questo concetto da diverse angolazioni. In particolare, la migrazione è un movimento che tiene conto dello spazio e del tempo. Nello studio del concetto di migrazione si incontrano tre scuole di pensiero: il pensiero neoliberale, che definisce le sette leggi della migrazione, il pensiero neomarxista con un approccio dualista e, infine, il pensiero neoclassico con un approccio probabilistico. In generale, la migrazione viene classificata secondo tre criteri distinti: temporalità, spazialità e motivazione. Lo studio delle migrazioni richiede una metodologia per la comprensione del fenomeno. Un approccio dinamico tiene conto dell'evoluzione del fenomeno attraverso stime e confronti con i censimenti. Tuttavia, nonostante questi metodi, i dati sulle migrazioni sono difficili da ottenere e presentano dei limiti. Lo studio della migrazione in Madagascar si basa in parte su tradizioni orali e in parte su testimonianze scritte. Queste informazioni sono disparate e difficili da quantificare.