L'impresa problematica di comprendere l'uomo come persona, di penetrare il mistero centrale dell'essere umano, ha sempre costituito un enigma che affligge le menti pensanti. Elaborare concezioni adeguate, intellettualmente coinvolgenti ed esaustivamente esplicative della natura umana, a seconda dei casi, ci immerge più o meno in acque filosofiche profonde. Il confronto tra le definizioni cliniche e biologiche della morte nel pensiero filosofico è il fondamento di questo conflitto sulla natura della persona umana. Le questioni che ne derivano riguardano lo status di persona e l'uso delle cosiddette non-persone per la conoscenza e la sperimentazione medica. Tuttavia, questa ricerca nasce dall'esigenza ultima di stabilire una tesi che prenda posizione in difesa dello status di persona, senza intaccare il fatto che la dignità della persona umana è sacrosanta e non può essere trascurata rispetto all'interpretazione che si può dare alla definizione di morte.