Questo articolo riflette sull'uso della narrativa come strategia per l'insegnamento della sociologia, sulla base di un'esperienza di tirocinio didattico svolta nel 2014. Nell'esercizio intitolato "racconto sociologico", alcuni testi facevano riferimento a concezioni che contraddicevano il feedback dato dagli studenti nei dibattiti in classe, il che ci ha mostrato che la sociologia potrebbe non riuscire a scuotere le strutture di pensiero. Ipotizzando una relazione tra questa sterilità e la sua forma scientifica, lo studio si concentra sulle possibilità di sviluppare il pensiero sociologico e di aggiungere capitale simbolico attraverso la scrittura, con l'obiettivo di responsabilizzare gli studenti e di compensare le disuguaglianze linguistiche, utilizzando la mimesi artistica e la narrativa di finzione per creare uno spazio di critica delle rappresentazioni egemoniche, pratiche discorsive che contribuiscono a mitigare la violenza simbolica a cui sono sottoposti gli studenti della scuola secondaria quando si scontrano con l'aridità e l'oggettività del linguaggio scientifico.