La Costituzione del 18 febbraio 2006, riveduta dalla legge n. 11/002 del 20 gennaio 2011 che modifica alcuni articoli della Costituzione, è uno strumento importante per i diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo perché garantisce i diritti della prima generazione, rende sacra la vita umana nel suo articolo 16 stabilisce che la persona umana è sacra, lo Stato ha l'obbligo di rispettarla e proteggerla. Tutte le persone hanno diritto alla vita, all'integrità fisica e al libero sviluppo della propria personalità nel rispetto della legge, dell'ordine pubblico, dei diritti degli altri e della morale. Tuttavia, il decreto del 30 gennaio 1940, come rivisto dalla legge n. 15/022 del 31 dicembre 2015 che modifica il codice penale congolese all'articolo 5, conteneva il mantenimento della pena di morte tra le pene che possono essere imposte dalla legge congolese. Infatti, nel 2010, il Governo della Repubblica Democratica del Congo aveva affermato il suo impegno alla moratoria sulla pena di morte, per dire che, anche se potesse essere pronunciata, non sarebbe stata eseguita.