La Notte degli Stregoni, al ritmo del Tam-Tam dei nostri antenati, ci presenta a turno le diverse concezioni dell'uomo di fronte alla stregoneria. L'uomo che, per proteggersi dalle forze del male - forze rappresentate dagli 'Zo-tî-lïkündû' o Stregoni - è obbligato a rivolgersi ai 'Ngänga', guaritori tradizionali, gli unici che si suppone abbiano il segreto del mondo oltre il naturale. Per l'africano tradizionale, questi diventano angeli custodi che, attraverso danze (come la danza delle streghe di Marie Germaine Nganga) e riti, possono non solo offrire protezione, ma anche iniziarlo alla cultura di questo vasto mondo (mondo degli spiriti). Gli studi delle culture MBO, BAMILEKE, BETI e PEUL del Camerun, o dei riti di iniziazione nelle culture BULU e TOGOLAISE e le loro somiglianze non solo sottolineerebbero un'importante connessione tra le culture africane, ma sono anche la prova della naturalezza dell'intimità che si può creare tra uomo e natura.