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La notte tra l'11 e il 12 novembre del 1940 la Squadra Navale italiana, trovandosi in gran parte riunita nel grande porto di Taranto perché l'indomani sarebbe dovuta salpare per effettuare un bombardamento navale contro la base britannica di Suda (Creta), fu attaccata in modo coordinato da aerosiluranti e bombardieri Swordfish decollati dalla nuova portaerei britannica Illustrious. Morirono 58 marinai italiani e molti altri rimasero feriti, mentre sei unità di guerra furono danneggiate, quattro delle quali in modo grave. L'episodio viene ricordato come "la notte di Taranto" o "l'attacco di…mehr

Produktbeschreibung
La notte tra l'11 e il 12 novembre del 1940 la Squadra Navale italiana, trovandosi in gran parte riunita nel grande porto di Taranto perché l'indomani sarebbe dovuta salpare per effettuare un bombardamento navale contro la base britannica di Suda (Creta), fu attaccata in modo coordinato da aerosiluranti e bombardieri Swordfish decollati dalla nuova portaerei britannica Illustrious. Morirono 58 marinai italiani e molti altri rimasero feriti, mentre sei unità di guerra furono danneggiate, quattro delle quali in modo grave. L'episodio viene ricordato come "la notte di Taranto" o "l'attacco di Taranto", evento che interessò anche la Marina Imperiale giapponese, che nel maggio 1941 mandò a Taranto un sua delegazione per avere le maggiori informazioni su quell'episodio, per poi effettuare, il 7 dicembre 1941, un proprio attacco in scala maggiore contro la grande base statunitense di Pearl Harbour, riuscendo ad affondare due corazzate e a danneggiarne altre cinque. Nell'attacco a Taranto, praticamente la metà delle sei corazzate italiane presenti alla fonda nel Mar Grande, la Conte di Cavour, la Duilio e la Littorio furono messe fuori combattimento con siluri, mentre tra le navi minori danneggiate da bombe, l'incrociatore Trento riportò le maggiori avarie. L'Operazione "Judgement", coordinata dalla FAA con la RAF di Malta, che assicurò il servizio di ricognizione, rappresentò una grande e indiscutibile vittoria britannica e dell'ufficiale che la portò a compimento, il Comandante della Flotte del Mediterraneo (Mediterranean Fleet), ammiraglio Andrew Browne Cunningham.
Autorenporträt
Francesco Mattesini, nato ad Arezzo il 14 aprile 1936, residente a Roma dall'estate 1951, ha prestato servizio, tra il febbraio 1958 e il luglio 1999, presso il IV Reparto dello Stato Maggiore dell'Esercito. Studioso ed esperto di guerra aeronavale, ricercatore abile e meticoloso, già attivo collaboratore del Giornale d'Italia per il quale ha curato la rubrica "Verità Storiche", ha scritto, svelando molti retroscena, numerosissimi articoli di carattere politico-militare su quotidiani e stampa specializzata, ed ha pubblicato, negli anni '80, con editori privati, i volumi "La battaglia d'Inghilterra"; "Il giallo di Matapan"; "La battaglia aeronavale di mezzo agosto"; e con coautore, ma soltanto per la parte politica, il Prof. Alberto Santoni, "La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo", alla seconda edizione, (2005), di cui ha curato tutta la parte della ricerca, operativa, statistica e grafica. Collaboratore dell'Ufficio Storico della Marina Militare, dal quale ebbe l'incarico di effettuare una severa e precisa revisione storica dei libri pubblicati negli anni 1950-1980, Mattesini ha pubblicato "La battaglia di Punta Stilo"; "Betasom. La guerra negli Oceani"; "La battaglia di Capo Teulada", "L'Operazione Gaudo e lo scontro notturno di Capo Matapan"; "La Marina e l'8 Settembre", in due tomi; e i primi quattro volumi della collana "Corrispondenza e direttive tecnico operative di Supermarina" (1939-1941), oltre a 60 saggi per il Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare. Contemporaneamente, per l'Ufficio Storico dell'Aeronautica, Mattesini ha realizzato la collana in due volumi (quattro tomi), "Le direttive tecnico operative di Superaereo 1940-1943", e il volume "L'attività aerea italo-tedesca nel Mediterraneo, gennaio-maggio 1941". Nel 2019-2020 Mattesini ha pubblicato "Luci e ombre degli aerosiluranti italiani Agosto 1940 - Settembre 1943"; "La battaglia aeronavale di mezzoagosto" rielaborata e aggiornata; "Punta Stilo 9 luglio 1940, 80° anniversario della prima battaglia aeronavale della storia"; "L'agguato di Matapan". È socio da moltissimi anni della Società di Storia Militare (SISM) e della Associazione Italiana Documentazione Marittima Navale (AIDMEN), per le quali ha prodotto diversi saggi, e molti altri nella sua pagina del sito Academia Edu. Per Luca Cristini editore a oggi ha al suo attivo quasi una decina di titoli, tra cui nella serie Storia: "La notte di Taranto dell'11 novembre 1941", "La battaglia di Creta maggio 1941, La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana, Testimonianze di guerra nell'estate del 1944 a Castel Focognano e L'attacco dei sommergibili tedechi e italiani nei mari delle Indie occidentali (1942).