C'è la preoccupazione di spiegare come potremmo descrivere noi stessi in un modo che è stato composto in luoghi, tempi e contesti diversi. Come per molti artisti transnazionali, anche per me, le esperienze sono cristallizzate nello spazio sociale e psicologico che essi creano per se stessi, nei loro "luoghi sacri" - gli studi, piuttosto che le case; per la mia pratica, il mio studio è un luogo e uno spazio "sacro". È la mia "casa", la mia "moschea", la mia "chiesa" e il mio "tempio". È il luogo a cui appartengo, è il luogo in cui: cerco/creo - focalizzo/raffino - osservo/rifletto - osservo/rifletto - rispondo/filtro - ispiro/influenzo - collego/esploro - interpreto/trasformo - creo/documento.