Questo articolo porta il lettore a conoscere le situazioni che, in virtù della libera espressione, danno luogo a creazioni note come "parodie "1 di marchi, fatti che generano conflitti tra il titolare del marchio e la persona che intende approfittare di questo bene immateriale senza l'autorizzazione del suo proprietario. Per Dessemontet, la parodia è "una rappresentazione burlesca di un'opera esistente a scopo di critica", la cui forma più nota è la satira letteraria. Egli individua tre elementi caratteristici della parodia: 1. La satira dell'opera a cui si ispira. 2. C'è un effetto economico, ma non è simile a quello del plagio perché non c'è uno sfruttamento diretto di un'altra opera che sostituisce quello dell'opera originale; la seconda creazione non sostituisce la prima. 3. Deve essere una creazione con una propria originalità, anche se deve essere riconosciuta come l'opera parodiata. L'aspetto essenziale della parodia è apparire al pubblico come un'opera originale, che non generi confusione tra l'opera parodiata e la creazione ad essa ispirata, essendo il confine tra le due opere più difficile da determinare di quanto sembri (Bugallo Montaño, (2014).
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