Benché negli ultimi venti anni l'interesse per il controllo del dolore durante il travaglio e il parto vaginale si e' molto esteso, da una indagine pubblicata sui social networks che ha visto la partecipazione di 244 donne e 290 ostetriche emerge che il "parto indolore" rimane la seconda scelta, anche se con una differenza percentuale minima. I processi culturali in atto oggi fra le donne sono orientati per un verso contro la medicalizzazione di un atto naturale come il parto, e per l'altro, ad evitare il dolore attraverso l'intervento analgesico. La decisione di quale strada intraprendere deve essere riservata ad ogni singola donna. Alle ostetriche il compito di informarle sui vantaggi, sui rischi e sulle possibilità delle due opzioni.
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