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La commissione di un reato comporta la punizione del suo autore. Il codice penale congolese, attraverso la nomenclatura di tutte le pene, riconosce la pena di morte al primo posto.Dopo aver ratificato diverse convenzioni e trattati che riconoscono le esigenze dei diritti umani e la sacralità della vita umana, la RDC non è riuscita a dimostrare o, se si preferisce, a dare la sua reale portata alla pena di morte, riconosciuta e definita dall'articolo 5 del decreto del 30/01/1940 che istituisce il codice penale e la cui attuale costituzione ne auspica l'abolizione, sancendo al contempo la…mehr

Produktbeschreibung
La commissione di un reato comporta la punizione del suo autore. Il codice penale congolese, attraverso la nomenclatura di tutte le pene, riconosce la pena di morte al primo posto.Dopo aver ratificato diverse convenzioni e trattati che riconoscono le esigenze dei diritti umani e la sacralità della vita umana, la RDC non è riuscita a dimostrare o, se si preferisce, a dare la sua reale portata alla pena di morte, riconosciuta e definita dall'articolo 5 del decreto del 30/01/1940 che istituisce il codice penale e la cui attuale costituzione ne auspica l'abolizione, sancendo al contempo la sacralità della vita umana e tutto questo per il triste destino dei condannati a tale pena. È in quest'ottica che il presente lavoro è riassunto in due capitoli oltre all'introduzione.
Autorenporträt
Drisceince MUTINDU CLAUDE è nato a Kinshasa l'11/09/1993. Ha conseguito una laurea in legge presso l'Università di Kinshasa (UNIKIN), che lo rende avvocato penalista e criminologo. È consulente legale d'impresa, ricercatore e scrittore.