In questo articolo, esamineremo il meccanismo di installazione di ciò che semiologi, specialisti della comunicazione e scienziati del linguaggio chiamano comunemente "immagine mediatica". In questa prospettiva, il nostro studio tenta di analizzare, secondo un corpus che propone un'immagine che rappresenta una donna massacrata nel dolore, attraverso la prima pagina di dieci quotidiani internazionali. A partire dal contesto algerino del 23 settembre 1997, le speculazioni e le interpretazioni, sia iconiche che linguistiche, a cui siamo arrivati, ci hanno permesso di verificare il postulato che l'attuazione di strategie compositive, le modalità di decifrazione, di sceneggiatura, di effetto di significato e di scopi comunicativi che possono essere operativi per il propagandista, saper immaginare, secondo un contratto tacito, le rappresentazioni sociali degli altri, sono paradossalmente inoperanti per il lettore laico, destinato solo al consumo informativo, senza poter discernere la minima inadeguatezza nei montaggi, effettivamente combinati, di fonti falsificate. Parole chiave: Immagine, Modalità, Percezione, Propaganda.