I dolcificanti estratti dalle foglie di stevia contengono principalmente glicosidi del derivato diterpenico steviolo. I glicosidi steviolici hanno una dolcezza da 200 a 300 volte superiore a quella dello zucchero, sono a zero calorie, stabili al pH, stabili al calore, non fermentabili e ad alte concentrazioni alcuni dei suoi estratti possono avere un retrogusto amaro o simile alla liquirizia. Il gusto della stevia ha un'insorgenza più lenta e un periodo più lungo rispetto a quello dello zucchero. Il dolcificante non calorico ha suscitato un interesse vitale nella comunità scientifica per i suoi effetti sul diabete mellito, l'omeostasi del glucosio, la pressione sanguigna, la carie, tutte conseguenze note dell'obesità, l'ipertensione, l'infiammazione e la fibrosi cistica. Gli studi hanno anche dimostrato che i glicosidi steviolici presenti nella stevia non sono cancerogeni e non causano tossicità acuta e subacuta. I glicosidi steviolici subiscono un'idrolisi microbica nel colon per generare steviolo, che viene assorbito e metabolizzato in glucuronide di steviolo ed escreto principalmente attraverso l'urina umana. Grazie a queste applicazioni, in tutto il mondo diversi organismi di regolamentazione alimentare hanno approvato l'uso dei glicosidi steviolici come dolcificante non nutritivo in vari prodotti alimentari.