L'autrice analizza i processi di formazione della politica estera russa in seguito al crollo dell'ordine mondiale di Yalta-Potsdam, periodo caratterizzato da una maggiore instabilità politica e da ripetute crisi nei rapporti internazionali. Viene condotto uno studio comparativo della politica estera di Boris Eltsin (1991-1999) e di Vladimir Putin (2000-2008) in un ordine mondiale multipolare, volto ad illustrare il ruolo dell'élite politica russa nell'autodeterminazione del Paese con la comparsa di nuove realtà politiche, di sfide e di minacce globali e regionali. Tenendo conto della realtà storica e delle caratteristiche della situazione politica russa, dal 1991 al 2008, vengono identificate le tappe e i punti di svolta nel percorso politico del Paese in seguito al cambiamento dei suoi dirigenti, nonché i cambiamenti qualitativi, il contenuto e la direzione strategica della politica estera, definendone i meccanismi alla base e i risultati raggiunti nelle priorità del Paese nel mondo moderno.