La globalizzazione ha portato sempre più persone a recarsi all'estero per studiare, lavorare o cercare una vita migliore. Tuttavia, ogni trasferimento in un nuovo Paese comporta importanti adattamenti linguistici e socioculturali. Vivere queste transizioni per molti anni rende difficile per alcune persone rispondere alla domanda "Da dove vieni?"; la loro identità, ormai sfaccettata, richiede una narrazione. Questo libro indaga su come questi "espatriati multilingue" negozino e costruiscano la propria identità contro il discorso egemonico dell'identità nazionale che presuppone lingua-nazionalità e altre correlazioni. Questa convinzione confinante deve essere esaminata criticamente e nel progetto di ricerca sono stati adottati approcci post-strutturalisti e di costruzione sociale dell'identità con la nozione di discorso come mezzo e luogo di negoziazione e costruzione delle identità. Le esperienze di identità critica di nove partecipanti sono state analizzate in base al loro posizionamento e alla loro agency in diversi discorsi, relazioni sociali e interazioni. I risultati mostrano la loro conclusione temporanea di identità "mista". Questo libro sostiene l'ibridità nell'identità ed è interessante per coloro che fanno ricerca sull'identità o che hanno domande sulla propria identità.