Non è un caso che la filosofia critica di Immanuel Kant sia considerata una vera e propria rivoluzione nel modo di conoscere dell'uomo: si tratta di quella che si potrebbe definire una svolta antropocentrica, in quanto l'uomo può conoscere solo ciò che è modificato dalle sue facoltà (fenomeni). Di conseguenza, nulla di ciò che appartiene a un oggetto indipendente dall'uomo (cosa in sé) può essere conosciuto da lui. Tuttavia, gli oggetti che sono conoscibili dall'uomo richiedono che: 1) che esistano, 2) che possano essere conosciuti e, soprattutto, 3) che gli oggetti che, in senso stretto, non possono essere conosciuti colpiscano la sensibilità umana. L'obiettivo principale di questo libro è quello di affrontare la controversa tesi dell'affetto nella Critica della ragion pura, messa in evidenza dai suoi contemporanei all'epoca di Kant. Il problema dell'affetto è centrale, poiché è da esso che la conoscenza umana cessa di essere una struttura vuota/formale e acquisisce contenuto.
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