Nell epoca antica il rapporto medico-paziente era visto come una relazione del medico con la morte, con la sua propria morte ovvero con i limiti della sua disciplina. La malattia, secondo il filosofo tedesco Hegel, apparteneva all'essere della vita, era "malattia originaria", poiché portava in sé già dalla nascita "il germe della morte". Dal momento che il rapporto medico-paziente ha ricevuto negli ultimi anni una considerazione nuova e crescente si è posto in Italia e in molti paesi occidentali quali che ne siano le cause, è nata l'esigenza di una definizione delle modalità e dei contenuti di questo rapporto, specie in alcune situazioni critiche, il rifiuto di terapie, l'accanimento terapeutico, la sperimentazione, le cure compassionevoli o in situazione meno critiche ma ugualmente discusse come per esempio avviene nei casi di prescrizione off label. I saggi presentati in questo volume analizzano inoltre, la realtà sanitaria odierna dal punto di vista giuridico.