
La ricomposizione di religione e politica
Dalle feste techno all'alterglobalismo
Versandkostenfrei!
Versandfertig in 6-10 Tagen
51,99 €
inkl. MwSt.
PAYBACK Punkte
26 °P sammeln!
Gli anni '90 hanno visto l'emergere di due fenomeni giovanili apparentemente lontani. Da un lato, la comparsa della musica techno è stata il vettore per l'emergere di una sottocultura originale e brillante, che ruota intorno a eventi festivi con un forte potenziale trasformativo. Senza essere una "religione", il fenomeno techno contiene dimensioni religiose evidenti e persino rivendicate dagli attori. D'altra parte, un nuovo movimento politico di protesta è emerso per denunciare gli eccessi della globalizzazione economica, inventando nel processo un linguaggio radicalmente nuovo che continua...
Gli anni '90 hanno visto l'emergere di due fenomeni giovanili apparentemente lontani. Da un lato, la comparsa della musica techno è stata il vettore per l'emergere di una sottocultura originale e brillante, che ruota intorno a eventi festivi con un forte potenziale trasformativo. Senza essere una "religione", il fenomeno techno contiene dimensioni religiose evidenti e persino rivendicate dagli attori. D'altra parte, un nuovo movimento politico di protesta è emerso per denunciare gli eccessi della globalizzazione economica, inventando nel processo un linguaggio radicalmente nuovo che continua oggi con i movimenti degli Indignati e di Occupy. Rompendo con l'immaginario e le pratiche di protesta ereditate dal dopoguerra e basate sullo scontro e sulla presa di potere, l'alterglobalismo ha inventato modalità di mobilitazione carnevalesche e festose, imprevedibili e colorate. Cosa significa questa doppia irruzione del festivo ai margini della cultura? L'analisi di questi due fenomeni mostra una profonda mutazione del religioso e del politico nelle nostre società, ormai immerse nel mercato e plasmate dal consumismo.