L'autore del libro "du Panafricanisme, l'Afrocentrisme à la Renaissance Africaine" persegue, tra l'altro, ".... di comprendere meglio l'argomentazione di questa corrente, di discuterne le fonti e i metodi, di capirne le motivazioni e di analizzarne le reti, senza oscurare i secoli di oppressione e discriminazione che pesano sulla condizione, né le attuali aspirazioni di rinascita dell'uomo nero". "L'obiettivo principale della sua ricerca non è né condannare né perdonare, ma piuttosto presentare le realtà africane secondo gli africani, il loro patrimonio storico, culturale e psicologico, una griglia di lettura rilevante per la comprensione dei fattori che spiegano le loro condizioni contemporanee".Pur concordando con l'autore del libro sullo scopo principale della sua ricerca, al nostro livello non dovremmo nasconderci dietro le parole, se fosse per noi, dovremmo condannare con la massima energia questa corrente di pensiero che è stata veicolata con l'obiettivo di umiliare, spersonalizzare e denigrare l'africano, quindi non sapremmo come perdonare la campagna di denigrazione dell'uomo africano.