Una donna vissuta negli anni Trenta che potesse trasportarsi nell'anno attuale, il 2018, sarebbe certamente stupita dalla libertà di espressione raggiunta dalle donne da allora. Durante i due anni trascorsi a fare ricerche sull'emancipazione femminile, ho avuto il privilegio di vederle trasformate in quest'opera che fa riflettere. Qui, basandomi su O quinze di Rachel de Queiroz, scritto nel 1930, rifletto profondamente sulla protagonista Conceição che, a differenza della maggior parte delle donne del suo tempo, decide di confrontarsi con l'ambiente sociale in cui vive e di non piegarsi alle imposizioni patriarcali che opprimono la comunità femminile. Così, in vista del matrimonio con il cugino Vicente, Conceição percepisce nel giovane una rappresentazione del sistema patriarcale oppressivo e, disposta a ricevere dure critiche, si chiude comunque alla possibilità di questa relazione e va avanti serenamente senza la sofferenza e il senso di colpa che spesso imprigionavano la maggior parte delle donne degli anni Trenta che si comportavano così.