È opinione comune che la politica estera della Russia oggi si distingue per l'indipendenza e la protezione attiva degli interessi nazionali. Ma come garantire l'influenza della Russia sugli affari mondiali, evitando l'isolazionismo e il confronto, agendo nel rispetto delle regole formali e informali stabilite dalla comunità internazionale? Secondo l'autore, la soluzione di questo problema dipenderà dalla risposta alla domanda principale: dove sta andando la Russia, che tipo di Stato sta costruendo. Si considera l'erede dell'impero russo e sovietico o uno Stato-nazione? La capacità di agire di concerto con i partner, sentendosi parte del mondo, di usare gli strumenti della diplomazia collettiva - piuttosto che confrontarsi con gli altri con il pretesto degli "interessi speciali" della Russia - non è ancora stata compresa sia dai teorici che dai professionisti. Il libro, rivolto non solo agli scienziati politici e agli esperti internazionali, ma anche a una vasta gamma di lettori, analizza la teoria dei regimi internazionali e i concetti di sicurezza personale e di sviluppo umano. Secondo l'autore, questo strumento teorico e metodologico aiuterà la diplomazia russa a rafforzare la posizione del Paese nelle regioni euroatlantiche e Asia-Pacifico.
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