"Spero che lei abbia ragione. In Italia sta accadendo uno strano fenomeno di disaffezione alla lettura". Abbiamo tra le mani il diario segreto di Antonino Antonini, esatto, proprio lui, il celebre scrittore italiano candidato al Nobel, il quale ci rivela come si è guadagnato la fiducia e la stima di una delle più importanti case editrici italiane, e di come ha scritto il suo primo romanzo, divenuto un best-seller: attribuendolo a un giovane suicida. Dopo aver appreso la notizia, non ha fatto altro che usare il nome del ragazzo per firmare il suo manoscritto. E voilà, l'editore entusiasta lo ha pubblicato "postumo" con l'approvazione della critica incuriosita e dei lettori inteneriti. Antonini ci svela poi come è nato il suo secondo romanzo, che lo ha consacrato definitivamente nelle pagine sante della letteratura italiana, stavolta con il suo vero nome: in accordo con l'editore, ha assunto il ruolo di confidente del suicida che con la sua morte ha contribuito alla nascita di un grande romanziere. Da questi primi episodi emerge il risentimento di un autore che cerca di affermarsi nel nostro Paese e scopriamo le astuzie di chi trasforma un lavoro così antico nella più moderna macchina da soldi. Ma non è tutto, perché quel romanzo creato con l'inganno è solo l'inizio di una carriera tutt'altro che letteraria. Con l'invenzione di Antonino Antonini, Aldo Amabile ci fa riflettere sui retroscena dell'editoria e ci racconta un personaggio spregevole e irresistibile, ambiguo e coerente, nella sua lotta perenne - e tutta italiana - tra l'inganno e l'onestà. A cura di Franco Malanima
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