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L'obiettivo di questo studio è valutare l'effetto del consumo energetico pro capite sulle dinamiche di sviluppo in Costa d'Avorio. L'ipotesi di base formulata presuppone un effetto positivo nel breve e nel lungo periodo. Dopo aver analizzato le nostre variabili, siamo stati portati ad effettuare una modellizzazione ARDL. Emerge che l'aumento del consumo di energia pro capite, che riflette il dinamismo economico, caratterizzato dalla creazione di nuove attività, con conseguente necessità di manodopera, ha un effetto positivo a lungo termine sul livello di ricchezza pro capite. Tuttavia, gli shock a breve termine e il graduale ricorso a una tecnologia di produzione caratterizzata da un'intensa sostituzione del lavoro con il capitale potrebbero contribuire a invertire la direzione di questa relazione. Di conseguenza, i guadagni della crescita si riducono e si dirigono verso gli strati più poveri, ma più numerosi, incidendo così sul loro benessere. La raccomandazione fondamentale di questo studio è la necessità per i responsabili politici di definire un rapporto adeguato tra capitale e lavoro, in modo da evitare la costruzione di un'industria impoverente.