Il libro è incentrato sul fatto che fino al Seicento la luce era oggetto di studio degli scienziati e il colore dei filosofi. Questa dicotomia fu superata dall'Esperimentum Crucis di Newton che spiegò come la luce contenesse il colore. Si spiega la genesi di questa visione pre '600, analizzando le teorie che furono sviluppate e come queste teorie avessero un fondamento nell'empirismo greco, per evolversi poi nelle teorie degli scienziati arabi e approdare al Medioevo. Dopo di che gli scienziati e gli artisti si occuparono di luce, mentre i filosofi di colore. Bisogna però arrivare ai giorni nostri per avere una spiegazione sul comportamento della luce e del colore e come questa viene percepita da noi. Solo con la nascita della fisica moderna e della QED (Quanto Elettro Dinamica) si incominciò a scoprire la vera essenza della luce e del colore e solo con lo studio delle neuroscienze si iniziò a capire quali aree del cervello fossero interessate al colore.