In Ezechiele 1-3; 8-11 e 40-48, Ezechiele vide le ¿¿¿¿¿¿¿¿¿ ¿¿¿¿¿¿¿¿¿ ("visioni di Dio"). In queste visioni si osserva che la presenza di YHWH è sperimentata in tre spazi diversi: nel tempio, nell'esilio e sulla montagna a est della città. Queste manifestazioni della presenza divina in spazi diversi hanno messo in discussione la tradizionale concezione sacerdotale di YHWH come "tabernacolo" esclusivo nel tempio di Gerusalemme. Mentre la comunità di Giuda considerava quelli in esilio come "altri" perché non avevano un tempio e non erano all'interno del luogo geografico chiamato "Giuda" (cfr. Ezechiele 11,15), questo studio si appoggia alle teorie spaziali critiche di Edward W. Soja e Wesley A. Kort per mostrare che il luogo non garantisce l'esperienza del divino. L'espressione di YHWH (cfr. Ezechiele 11,16) in reazione alla tensione esistente tra la comunità esilica e la comunità residua di Giuda sfida l'esclusivismo religioso che caratterizza il nostro mondo odierno. A volte possiamo pensare di possedere la pienezza della verità, ma non è il possesso della verità che conta, bensì quanto siamo preparati a camminare alla luce della verità che possediamo.