Pochi filosofi e pochi giuristi erano interessati alla filosofia del diritto originale di Schopenhauer. Il pensatore della Volontà si dedica principalmente a questo argomento nel § 62 della sua opera maggiore, Il mondo come volontà e come rappresentazione, in alcuni paragrafi della sua dissertazione su Il fondamento della morale, nonché in un breve testo di Parerga e Paralipomena , dal titolo ¿Etica, diritto e politicä.In questo saggio, attraverso una lettura che mira ad essere il più fedele possibile al testo, individueremo e definiremo quella che lo stesso Schopenhauer chiama la sua "teoria pura del diritto", una teoria entro la quale si articolano, in modo piuttosto complesso e inascoltato. di modo, diritto naturale, di origine morale, e diritto positivo, istituito dallo Stato. Questa articolazione sta prendendo forma in particolare grazie a una profonda riflessione sulle nozioni di ingiusto, giusto, egoismo e pietà. Naturalmente il tutto è inscritto nella metafisica della Volontà così specifica del pensatore tedesco; ricorderemo quindi i grandi momenti di questa metafisica generale, senza i quali la teoria del diritto resta indecifrabile.