Le traduzioni del Sacro Corano si limitano di solito alla sostituzione letterale o parola per parola. I traduttori potrebbero non aver analizzato sia la lingua d'origine (SL) sia la lingua d'arrivo (TL) nei loro contesti linguistici e non linguistici: di conseguenza, il recettore del messaggio si trova in fin dei conti frustrato e in uno stato di confusione nel comprendere il testo tradotto del Sacro Corano. Un approccio adeguato per esaminare i problemi derivanti dall'estradizione di così tante traduzioni del Sacro Corano è un approccio ermeneutico, in quanto ci darebbe la possibilità di confrontare il modo in cui i traduttori utilizzano i loro strumenti esegetici per la comprensione e l'interpretazione, siano essi linguistici, culturali, concettuali, psicologici, teologici o spirituali. Gli approcci ermeneutici sono stati utilizzati negli studi sulla traduzione per molto tempo. Il Corano è stato tradotto in molte lingue da studiosi musulmani e non musulmani; esistono diverse traduzioni in molte lingue, tra cui l'inglese. Tuttavia, le traduzioni del Sacro Corano in inglese sono un'impresa estremamente difficile perché ogni traduttore deve consultare la propria opinione e il proprio senso estetico nel tentativo di replicare le sfumature di significato.