L'antropologo brasiliano, durante il suo esilio, insieme ad altri intellettuali, partecipò all'organizzazione della Biblioteca Ayacucho, a Caracas, con l'idea di pubblicare testi di vario genere per presentare una visione allargata dell'America Latina, promuovendo una riflessione sui suoi molteplici aspetti. Contemporaneamente, Darcy Ribeiro riprende l'attività di romanziere con la pubblicazione del romanzo Maíra, nel 1976. La rilevanza di questa ricerca è quella di ampliare il campo di ricerca sull'opera narrativa dell'antropologo-romanziere, considerando che il suo romanzo è poco studiato in relazione alle sue pubblicazioni nel campo dell'antropologia. Diventa stimolante stabilire il rapporto del romanzo Maíra con il progetto letterario idealizzato da Rama, attraverso la rivendicazione dell'identità culturale latinoamericana. In questa prospettiva, il presente lavoro cerca di chiarire se il romanzo di Darcy Ribeiro possa essere visto come parte del sistema letterario latinoamericano proposto dal critico uruguaiano nel contesto degli anni Settanta.