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La Rivoluzione Digitale ha prepotentemente cambiato le modalità di comunicazione e di fruizione del prodotto culturale. Il Patrimonio Culturale trova così, davanti a sé, nuove opportunità di valorizzazione che si muovono tra le esigenze pubbliche e quelle private, che richiedono un assetto giuridico adeguato alle irruenti novità del nuovo scenario digitale. Con le nuove tecnologie di rappresentazione della realtà virtuale entra in scena un nuovo concetto, quello del Virtual Heritage. Il suo vettore fondante è la tecnologia che crea un rapporto strettissimo con il pubblico dei fruitori in cui…mehr

Produktbeschreibung
La Rivoluzione Digitale ha prepotentemente cambiato le modalità di comunicazione e di fruizione del prodotto culturale. Il Patrimonio Culturale trova così, davanti a sé, nuove opportunità di valorizzazione che si muovono tra le esigenze pubbliche e quelle private, che richiedono un assetto giuridico adeguato alle irruenti novità del nuovo scenario digitale. Con le nuove tecnologie di rappresentazione della realtà virtuale entra in scena un nuovo concetto, quello del Virtual Heritage. Il suo vettore fondante è la tecnologia che crea un rapporto strettissimo con il pubblico dei fruitori in cui la comunicazione assume un ruolo cardine. La conservazione del patrimonio, grazie all¿uso delle nuove tecnologie, rende l¿attività di valorizzazione un processo dinamico, estendibile agli strumenti della multimedialità offerti dalla Rete. Lo studio analizza l'evoluzione e la nascita del progetto di Sardegna Digital Library. Si tratta, infatti, della prima volta che un'istituzione mette a disposizione del web una simile catalogazione di documenti multimediali di varia natura. Il processo di digitalizzazione della memoria culturale, diventa la base della memoria collettiva.
Autorenporträt
Nel 2001 si laurea in Lettere Moderne, tesi in arte contemporanea, presso l'Università degli Studi di Cagliari. Nel 2004 consegue il Master di II livello in Beni Culturali e Territorio all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Si specializza, nel 2011, in Beni Storico Artistici presso Alma Mater Studiorum, Università degli Studi di Bologna.