La legislazione ruandese non dispone ancora di un testo giuridico che disciplini la questione del calcolo preciso dei danni giornalieri concessi ai ricorrenti nelle controversie in cui sono coinvolti tali risarcimenti. Infatti, a parte alcuni campi specifici, come la terra, la famiglia, il traffico stradale e il lavoro, in cui esistono tariffe o percentuali stabilite a cui il giudice deve fare riferimento per calcolare i danni richiesti, molti altri campi sono sottoposti all'apprezzamento sovrano del tribunale; fatto che mette le parti in una situazione di insicurezza legale, costrette a stare alla mercé del giudice che decide secondo la sua buona o cattiva volontà e l'opportunità di ogni inclinazione alla corruzione, con la conseguenza di moltiplicare i ricorsi per ottenere casualmente più danni in termini di importi, dato che non ci sono parametri legali. Questo silenzio della legge rimane dannoso per le parti e anche per i giudici la cui decisione discrezionale dovrebbe essere accusata di essere arbitraria o motivata da corruzione; è necessaria una legge generale che stabilisca i criteri per determinare i danni. L'obiettivo dello studio è la valutazione della determinazione giudiziaria dei danni nei tribunali ruandesi, ottenuta attraverso un'analisi approfondita di questa questione legale nei tre capitoli.