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I numerosi conflitti mondiali sostenuti dal nazionalismo, dalla mitologia, dallo sciovinismo etnico e dall'estremismo religioso come ideologia mobilitante hanno creato un ambiente globale esplosivo, pericoloso e traumatico in cui la cooperazione multietnica/religiosa viene contestata con forza e sangue. In assenza di una lotta per la definizione di un ordine democratico globale, la comunità internazionale si ritrova con una lotta fluida, frammentata e antiquata contro l'odio e l'animosità interrazziale, interreligiosa e interculturale, generando nuove minacce multiple che hanno maggiori…mehr

Produktbeschreibung
I numerosi conflitti mondiali sostenuti dal nazionalismo, dalla mitologia, dallo sciovinismo etnico e dall'estremismo religioso come ideologia mobilitante hanno creato un ambiente globale esplosivo, pericoloso e traumatico in cui la cooperazione multietnica/religiosa viene contestata con forza e sangue. In assenza di una lotta per la definizione di un ordine democratico globale, la comunità internazionale si ritrova con una lotta fluida, frammentata e antiquata contro l'odio e l'animosità interrazziale, interreligiosa e interculturale, generando nuove minacce multiple che hanno maggiori probabilità di esplodere in un'escalation globale di scontro di civiltà, con conseguenze drammatiche per l'umanità. Il problema principale della logica del ¿dilemma etnico/religioso della sicurezzä non è solo la paura di attacchi, ma soprattutto i disaccordi su chi controllerebbe i pezzi di terra ¿sacri¿ contesi. La mancanza di un'idea chiara della risoluzione del conflitto etnico-religioso ha portato all'incapacità di stabilire un modello chiaro di dialogo multietnico/religioso, che potrebbe generare un'influenza efficace sulle relazioni tra i gruppi etnici/religiosi nelle regioni contese.
Autorenporträt
Nedzad Basic è professore di diritto internazionale pubblico, relazioni internazionali e studi europei. Ha insegnato alla St. Thomas University, alla Concordia University di Montreal e all'International Islamic University di Islamabad. È stato eletto come visiting scholar presso la George Washington University di Washington e la Columbia University di New York.