Questo libro può essere visto come profetico per alcuni. Il suo scopo non è quello di piacere o semplicemente di raccontare una storia sull'Africa. È piuttosto quello di portare una luce, vera per il grande antenato e che trasmette a colui che è e che viene, incaricato a sua volta di condividerla con la sua comunità per guarirla dalle sue debolezze. Colui che è e che viene rappresenta anche l'africano, qualunque sia il suo rango sociale, che ha a cuore lo sviluppo del suo continente e che lavora per il suo recupero in qualsiasi modo. È anche l'africano che non si deprime e non si sofferma costantemente sul passato inglorioso dell'Africa, ma cerca costantemente nel presente soluzioni per il suo continente, proiettandosi nel futuro. La sua comunità è infatti l'Africa, alla quale il grande antenato, simbolo di saggezza e di verità, gli affida il compito di portare le sue parole, la cui comprensione e applicazione la aiuterebbe a risorgere. Chiaramente, il messaggio contenuto in questo libro mira a far capire che il ritorno alle origini è una priorità africana.