Dire che il linguaggio del corpo è ambivalente significa capire che traduce un discorso dilemmatico, pieno di contraddizioni. Il corpo, che "è la traccia più tangibile del soggetto" per citare David Le Breton, è soprattutto il polo di tutte le attrazioni. Dalle relazioni umane, sociali e culturali alle rappresentazioni (visive, materiali, virtuali), il corpo rimane il fondamento dei flussi che guidano la nostra esistenza, da qui l'interesse per la sua rappresentazione in campo letterario, soprattutto con le indagini scientifiche degli ultimi quarant'anni. Così, nel XX secolo, la letteratura, diventata semplice, uccide il tabù del corpo attraverso l'espressione teatrale, un'arte sociale e umana, "questo luogo dove il pensiero deve trovare il suo corpo", per citare Philippe Sollers.