Sulla base dei presupposti antropocentrici delle nozioni classiche di diritto soggettivo, si sono sviluppate anche discussioni teoriche sui diritti degli animali, a volte inquadrandoli come veri e propri soggetti di diritto, a volte ponendoli come oggetto del rapporto giuridico, ma sempre partendo da premesse essenzialiste e/o ontologiche, che producono paradossi e paralizzano la scienza. Mi rendo conto che il tentativo di inquadrare il diritto animale nella classica e dicotomica distinzione "soggetto contro oggetto" si scontra con alcuni problemi pratici e teorici, che ho inteso affrontare nella mia ricerca magistrale, proponendo come "comodo" contributo a questa discussione la teoria dei sistemi comunicativi autopoietici di Luhmann, che permette di sostituire il soggetto di diritto come entità, come persona concreta, con l'idea di comunicazione.