Il lavoro è dedicato alla politica monetaria condotta dalle banche centrali dei paesi dell'Europa occidentale dal 1970 al 2009. L'autore traccia il processo di sviluppo della sfera monetaria in questa regione e giunge alla conclusione che la sua variante monetarista che proclama la stabilità del denaro come obiettivo principale e a lungo termine dell'attività statale nella sfera della circolazione monetaria è applicabile solo per l'economia di mercato altamente sviluppata. La situazione è diversa nei paesi le cui economie sono state esposte a fattori distruttivi e dove sono stati fissati obiettivi di struttura produttiva su larga scala, mentre il settore privato, a causa della sua debolezza finanziaria e della scarsa attività di investimento, non può garantire autonomamente i necessari cambiamenti. In questo caso, è opportuno orientare la politica monetaria direttamente agli obiettivi dello sviluppo economico. Questa raccomandazione - ritiene l'autore - è molto rilevante per le moderne realtà russe, che hanno molto in comune con la situazione tipica dell'Europa occidentale dal 1970 ad oggi.
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