L autismo rappresenta ancor oggi una frontiera della conoscenza: proprio a causa delle poche certezze che si hanno a riguardo, molte teorie, miti e tecniche d'intervento sono stati inventati per cercare di spiegare un qualcosa che, di per sé, era oscuro. Per la famiglia, la scoperta della sindrome non è che l inizio di un percorso complicato da incertezze rispetto a cosa fare, alla metodologia da seguire, a quale linea di pensiero fare riferimento... Il dubbio si trasforma spesso nella ricerca disperata di qualcuno che possa dare non tanto conoscenze astratte, quanto spiegazioni e consigli concreti. In questo lavoro si prendono in considerazione due differenti approcci all'autismo, un modello relazionale-comportamentale ed un modello "percettivo", che ritiene essenziali gli aspetti sensoriali dell'autismo. Secondo quest'ultimo, l incapacità del bambino autistico di conferire un significato alle sensazioni, di organizzarle in percezioni e infine in concetti, è la spiegazione più coerente dei tratti comportamentali tipici dell autismo. Riconoscere e identificare le difficoltà senso-percettive risulta, da questo punto di vista, il primo passo per poter intervenire in modo adeguato.