Shifting Uncerstandings of Performance Practice in an African Context Analizzando criticamente tre pezzi di performance ideati, Even as I Walk (2008), They Were Silent (2009) e The Wages of Sin (2009), sostengo che il concetto di performance non è facilmente definibile. Si tratta piuttosto di un fenomeno in continua evoluzione, che può diventare un'utile piattaforma per dialogare su argomenti profondamente personali e necessariamente pubblici e politici. Individuo me stesso e i creatori teatrali con cui ho lavorato per creare i tre pezzi, nel lavoro, riflettendo e scrivendo sui processi che utilizzano l'auto-etnografia come lente. Il contesto all'interno del quale scrivo, e all'interno del quale io e i miei collaboratori lavoriamo, è quello delle nostre collocazioni in impulsi africani, morali, culturali, politici e creativi molto specifici, che interroghiamo attraverso i processi creativi. Attraverso la scrittura e la riflessione, arrivo a varie conclusioni, tra cui quella che chiamo "la metodologia del non sapere", l'importanza del gruppo nel facilitare la ricerca e il processo creativo, la necessità di ridefinire o rinegoziare ai fini sia della ricerca che degli obiettivi creativi - la nostra comprensione di cosa sia la performance.