Questo studio si riferisce alle proposte legali e politiche del lavoro come strategia per la cura della salute mentale in Brasile. Si mappa la composizione delle forze di questa articolazione nella legislazione psichiatrica e nelle politiche di salute mentale. Problematizziamo i concetti di lavoro che alimentano il discorso presente nei documenti, così come i significati che emergono da queste produzioni. Nelle nostre discussioni abbiamo sottolineato che il lavoro come modalità di cura nelle case di cura non è emerso dall'universo della psichiatria, ma dal capitalismo. Inizialmente associato a misure per occupare le menti vuote dei non idonei, è poi diventato uno strumento di disciplina e normalizzazione sociale. Con la Riforma psichiatrica, le attività del Servizio di Salute Mentale vengono reinventate come spazi che consentono l'accesso alla vita sociale e alla cittadinanza per le persone affette da malattia mentale. Interrogandosi su cosa renda la questione della follia in relazione al lavoro e al lavoro l'obiettivo delle politiche pubbliche, diventa chiaro che la produzione politica agisce sulla base di razionalità particolari e storicamente costituite, che non sono mai universali.