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In questo libro intendiamo riflettere sulle modalità della presenza dell'attore in teatro dalla fusione con il linguaggio cinematografico. Dal punto di vista dell'attore, abbiamo cercato la nuova dimensione della sua presenza in scena, caratterizzata dall'uso della macchina fotografica e del microfono. Studiando le possibilità di utilizzo delle risorse digitali in teatro, l'attenzione è rivolta alle relazioni tra attore, macchina da presa e proiezione, con l'obiettivo di indagare le possibili forme di presenza che si stanno esplorando in teatro. Così, lo studio si sviluppa a partire dalla…mehr

Produktbeschreibung
In questo libro intendiamo riflettere sulle modalità della presenza dell'attore in teatro dalla fusione con il linguaggio cinematografico. Dal punto di vista dell'attore, abbiamo cercato la nuova dimensione della sua presenza in scena, caratterizzata dall'uso della macchina fotografica e del microfono. Studiando le possibilità di utilizzo delle risorse digitali in teatro, l'attenzione è rivolta alle relazioni tra attore, macchina da presa e proiezione, con l'obiettivo di indagare le possibili forme di presenza che si stanno esplorando in teatro. Così, lo studio si sviluppa a partire dalla messa in scena di: "What if they went to Moscow?" di Christiane Jatahy; "King of War" di Ivo Van Hove; "Le Projet Andersen" di Robert Lepage; "The Tempest" di 4DArt; "Eraritjaritjaka" di Heiner Goebbels. La scelta degli spettacoli è dovuta a diverse modalità di cattura e proiezione delle immagini video, che rendono possibili forme distinte di presenza e convivialità tra attore-cameriere e spettatore.
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Autorenporträt
Actriz. Estudiante de posdoctorado en el Programa de Posgrado en Estudios de Traducción - UFSC (2020). Doctorado en Artes de IA/UNESP habiendo hecho parte de su investigación en la Université Sorbonne Nouvelle - Paris 3. Fue Profesora Suplente en el curso de Artes Escénicas de la UFSC (2018-2019)