Il mio libro intitolato "Le origini del genocidio dei Tutsi e la sua barbara esecuzione" è un'analisi socio-politica che dimostra che il genocidio in Ruanda non è un fatto dovuto al caso storico, ma che ha origini lontane di cui la Chiesa Cattolica e il colonizzatore belga sono responsabili con le loro azioni per seminare lo scontro tra le etnie Hutu e Tutsi. I mezzi più terribili che hanno usato sono: La segregazione etnica nelle scuole, la promozione di capi che brutalizzavano la popolazione modesta, lo scontro etnico che portò ai disordini del 1960 che sfociarono nei rifugiati tutsi del 1960, che tornarono nel paese attraverso la guerra dal 1990 al 1994 e le sue conseguenze sulla popolazione e sul paese in generale. Questa notevole tensione così creata portò gradualmente al genocidio e nel 1994 fu l'onore e la barbarie a coprire le colline del Ruanda.