La seconda parte della trilogia abbraccia gli anni '50 e '60, un periodo di grande trasformazione che investe tutta l'Italia, compresa Norcia, la piccola città protagonista della nostra storia che deve fronteggiare i mali che affliggono buona parte del Paese: povertà, disoccupazione ed emigrazione. La storia di Paride e della sua famiglia s'intreccia a quella dei tanti personaggi del romanzo, cui fanno da sfondo i maggiori avvenimenti della città. Il romanzo sembra una cronaca diretta di ciò che avviene nella piccola città, in cui la solidarietà emerge nei momenti più difficili come l'incendio del teatro del 1952, dove l'intera popolazione si prodiga nel mettere in salvo arredi e suppellettili, per contenere le fiamme nell'attesa dell'arrivo dei pompieri. Nonostante le numerose avversità, i personaggi a ogni caduta sono pronti a risollevarsi, riuscendo a scorgere nelle loro difficili esistenze sempre un barlume di speranza. Roberto Picchi è nato a Cagli, cittadina delle Marche. Nel 1953 la famiglia emigra a Norcia (Umbria). Nei primi anni settanta, per motivi di lavoro, si trasferisce a Pesaro, la provincia di d'origine dove attualmente risiede. Laureato in scienze politiche, è un dirigente in pensione. Ha scritto Le città del sole e la trilogia Le pietre delle città con l'intento di rileggere un secolo di storia attraverso le vicende dei personaggi della piccola città dei monti Sibillini: Norcia.
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