44,99 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 6-10 Tagen
  • Broschiertes Buch

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione implicano l'emergere di diverse sfide per combattere la disinformazione che circola nell'ambiente virtuale. A tal fine, sono state analizzate questioni come la libertà di espressione e il diritto all'informazione in relazione all'architettura e alle dinamiche dei social network Twitter e Facebook. A partire da queste conoscenze, si è cercato di capire quali sono le principali sfide politico-giuridiche del Brasile nel combattere la disinformazione su questi social network a partire dalla pandemia Covid-19, considerando lo scontro tra sfera…mehr

Produktbeschreibung
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione implicano l'emergere di diverse sfide per combattere la disinformazione che circola nell'ambiente virtuale. A tal fine, sono state analizzate questioni come la libertà di espressione e il diritto all'informazione in relazione all'architettura e alle dinamiche dei social network Twitter e Facebook. A partire da queste conoscenze, si è cercato di capire quali sono le principali sfide politico-giuridiche del Brasile nel combattere la disinformazione su questi social network a partire dalla pandemia Covid-19, considerando lo scontro tra sfera pubblica e sfera privata. Sono state verificate le contraddizioni del principale progetto di legge in corso e il panorama generale di ciò che gli altri cercano di proporre. Si è valutato come il Governo federale ha trattato la pandemia in relazione all'informazione (che è anche un problema di legittimità), dal momento che gli stessi agenti dello Stato e responsabili dello sviluppo dei regolamenti sono gli esponenti della disinformazione. Infine, è stato affrontato nello specifico come il Brasile si è comportato considerando la Legge sull'Accesso all'Informazione (LAI), poiché rappresenta il percorso istituzionale per ottenere diverse risposte sulla pandemia.
Autorenporträt
Doctorant en droit public à l'UNISINOS, Master en droit à l'UFSM, chercheur au Centre for Comparative Legal Cultures, Internationalisation of Law and Justice Systems (CCULTIS), membre du projet universel "Syndemy and human rights : transnational mechanisms, state accountability and corporate responsibility".