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Il web ha senza dubbio un grosso potenziale per essere considerato una forza democratizzante, un infinito raccoglitore di notizie, il più potente veicolo comunicativo attuale, un grande spazio pronto a regalare conoscenza e partecipazione. Qui le persone possono disporre di informazioni che mai potrebbero raccogliere in altro modo e in altri tempi, pronte per essere trasformate in sapere, creando uno spazio virtuale di comunità e alimentando movimenti che provengono dal basso, ma non può avere un impatto democratizzante e socialmente positivo a prescindere, perché esiste nel web anche il lato…mehr

Produktbeschreibung
Il web ha senza dubbio un grosso potenziale per essere considerato una forza democratizzante, un infinito raccoglitore di notizie, il più potente veicolo comunicativo attuale, un grande spazio pronto a regalare conoscenza e partecipazione. Qui le persone possono disporre di informazioni che mai potrebbero raccogliere in altro modo e in altri tempi, pronte per essere trasformate in sapere, creando uno spazio virtuale di comunità e alimentando movimenti che provengono dal basso, ma non può avere un impatto democratizzante e socialmente positivo a prescindere, perché esiste nel web anche il lato oscuro che, nonostante le apparenze, aiuta più gli oppressori che gli oppressi, accentua l autoritarismo invece di combatterlo, riparo invisibile di sorveglianze e barriere piuttosto che di libertà. Non esisterà l evidenza della correttezza di una visione piuttosto che dell altra ma certamente entrambe sarebbero incomplete e fuorvianti se si fermassero solo a quello che un occhio distratto pensa di vedere fermandosi a ciò che appare in superficie. Occorre osservare che cosa c è e chi manovra i fili all ombra di questo universo digitale.
Autorenporträt
Letizia Nicita vive a Pisa dove lavora presso la 46^Brigata Aerea. Si occupa anche di mediazione civile. E'volontaria in Croce Rossa e collabora in un Centro antiviolenza. Si è laureata all'Universitá di Pisa in Comunicazione d'Impresa e Politica delle Risorse Umane e ha due figli, Giulia e Simone. "Le zone d'ombra della Rete" é dedicato a loro.